venerdì 18 ottobre 2013

Iniziative romane - Taste of Roma anno secondo

Secondo anno di Taste of Roma sempre nella deliziosa cornice dei giardini pensili dell’Auditorium e sempre dal giovedì sera a domenica sera, passando per i pranzi. Che dire? Rimane una bella manifestazione, un’ottima occasione per assaggiare i piatti dei grandi chef di stanza a Roma – quest’anno anche una piccola rappresentanza di giovani chef di altre città – tra cui numerosi stellati spendendo tra i 5 ed i 6 euro a piatto. La “piccola” nota stonata del biglietto di ingresso che a prezzo pieno sarebbe addirittura di 16 euro è purtroppo rimasta, ma bisogna dire che quest’anno giravano in rete numerose opportunità di ingresso a prezzo ridotto o addirittura gratuito (la prossima volta tenete d’occhio i concorsi di Dissapore e Scatti di Gusto e le offerte di Splendor Parthenopes e Cartaperdue). Per contro il prezzo dei piatti è rimasto invariato ed alcuni ristoratori hanno forse compreso meglio i tempi che corrono ed hanno creato porzioni praticamente simili a quelle normalmente servite al ristorante. Quest’anno ci sono state alcune vistose assenze, tra cui Pipero al Rex e Kodaro Nota del Magnolia, però la manifestazione ha potuto contare sulla presenza di Heinz Beck de La Pergola che si è dimostrato, come prevedibile per chi un po’ lo conosce, non solo lo chef più fotografato e ricercato, ma anche uno dei più presenti in cucina e gentili. Nino ha seguito qualche buon mini corso di cucina e show cooking, mentre io ho essenzialmente mangiato e anche questa volta qualche straordinaria perla gastronomica c’è stata: l’anno scorso il mio premio era andato alla tartare di oca in cialda di Pipero, mentre quest’anno credo che il dolce proposto dal sempre validissimo Francesco Apreda dell’Imago all’Hassler abbia battuto qualunque altra proposta. Ricordo di uovo allo zabaione con granita di orzata e crumble al caffè…perfezione assoluta nell’equilibrio dei sapori, pulizia e freschezza finale del palato per un dolce proposto in dose non minima e dagli ingredienti importanti….da standing ovation. Ma buone anche tante altre proposte dalla Bowerman di Glass al Mirabelle. Deludente il piatto provato di Arcangelo Dandini. Fantastici i panini al pastrami e con hamburger umami offerti dall’Ape di Romeo Chef & Baker.
Personalmente suggerirei agli organizzatori un po’ più di coraggio e varietà nella scelta dei fornitori degli stand di gastronomica che a volte rasentavano il livello da sagra di paese.
Inevitabile la folla di food blogger-groupie degli chef più in vista, qualche notabile dalla prima all’ultima Repubblica ed aspiranti partecipanti al salotto di turno, ma il risultato finale tutto sommato non tradisce il progetto di far avvicinare il grande pubblico all’alta cucina. E a questo proposito valida anche l’offerta via mail seguente alla manifestazione di sconti su cene e corsi di cucina in luoghi sponsor di Taste.
All’anno prossimo!
 

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