domenica 10 febbraio 2013

Un pò di brunch a Roma

A Roma il brunch è una cosa seria, nel senso che è una validissima alternativa al pranzo domenicale, veloce ed economica, ma di certo non ha molto a che vedere con l'idea originale di commistione colazione/pranzo tipica dei paesi dove è nato. In pratica qui assomiglia più ad un "all you can eat" che ad una colazione arricchita. Ma questo non importa a nessuno e anzi in quei posti dove per correttezza filologica si sente la necessità di aggiungere anche il conteniore al caldo della fiammella con uova strapazzate e bacon o il succo di arancia non si può dire che la fila si diriga proprio verso questi prodotti. Detto ciò a me il brunch domenicale alla romana piace perchè è un modo di assaggiare tanti piatti ad un costo, in genere, abbastanza conveniente, ed in una situazione informale (spesso anche molto friendly con le famiglie con bambini). Di seguito alcune suggestioni sull'argomento:

Enoteca Ferrara - Piazza Trilussa, 41 tel. 06/58333920   www.enotecaferrara.it  25 euro, 15 i bambini
Questo è una limousine dei brunch: l’indirizzo è quello congiunto dell’Enoteca Ferrara e del Ferrarino, ristorante e trattoria-aperitivi tra i pochi posti dove mangiare con qualità a Trastevere. Il brunch domenicale si svolge quindi in una location molto carina a pochi passi da Piazza Trilussa e la qualità ed originalità dell’offerta gastronomica è ottima, una spanna sopra la media dei brunch romani. Quando sono andata c’erano, per esempio, una zuppa dell’oltrepò pavese da bis e carciofi alla giudia appena sfornati, caldi e croccanti. Anche le costine di maiale barbecue style valevano già il pranzo e così tutti i piatti, sia caldi che freddi. Forse un po’ deludente l’aspetto dolci. In più animazione bimbi con personale dedicato in una bella sala a parte e menù ad hoc ed ogni domenica un’idea particolare, come il mercatino o il concorso gastronomico a fare da contorno al buon cibo. Il costo è nella media dei brunch di buon livello in città, ma il risultato finale vale la visita.
 
Casa del Cinema (Cinecaffè) - Largo Marcello Mastroianni, 1 tel. 06/42016224   www.cinecaffe.it 25 euro, 15 i bambini

Il prezzo di questo brunch è lo stesso di quello dell’Enoteca Ferrara, ma la soddisfazione certamente no. Non che sia cattivo o scarno, anzi, ma sicuramente non brilla per originalità. Piatti da gran buffet anni ’80 con tanto salmone in tutte le varianti, pollo arrosto, lasagne, tante verdure – anche non di stagione – grigliate e bollite. Indubbiamente ampio il settore dolci con le classiche sacher, tiramisù, millefoglie, ma niente da strapparsi i capelli Diciamo che il risultato finale assomiglia un po' ad un pranzo di notte anni '80....Ovviamente ciò che merita è la location all'interno di Villa Borghese, con tanto spazio sia all'aperto che al chiuso.


Rosti - Via Bartolomeo D'Alviano, 65 tel. o6/2752608   www.rostialpigneto.it  20 euro, 15 i bambini
L’apertura di Rosti un paio di anni fa è stata salutata con grande scappellamento in quanto la location è superlativa in uno spazio bucolico del Pigneto con tanto di ampio giardino con giochi per bambini e la proposta della cucina suonava interessante con l’ispirazione casalinga in perfetta sintonia con i lunghi tavoli sociali. Nel tempo l’eco si è un po’ affievolita anche a causa di alcune critiche iniziali sul servizio, ma sicuramente l’indirizzo rimane tra i più originali della nuova invasione di luoghi aperti da mane a sera versatili per ogni esperienza e momento. Personalmente non ci avevo mai mangiato, ma l’atmosfera del giardino con le lampadine colorate in una sera d’estate mi aveva conquistata e aspettavo da tempo di sperimentare il brunch domenicale. Certo sarebbe stato meglio attendere una giornata di sole primaverile per sfruttare appieno lo spazio esterno, ma anche con la pioggia il posto è piacevole. Qui il brunch viene chiamato “il pranzo della domenica” ed in effetti le pietanze sono molto confort food casalingo, ma sono tutte assolutamente gradevoli e con qualche tocco di originalità. Quando ci sono stata c’era uno sformato di verdure miste ottimo, cannelloni e zuppa, pollo arrosto con le patate, vignarola (forse un po’ fuori stagione a dicembre…), agnello al forno, varie verdure e tanti dolci di fattura casalinga. Compreso nel prezzo il caffè americano. Anche se non è prevista un’animazione per i bambini la location esterna ed il prezzo favorevole invitano ad andare con i pargoli: siete avvertiti.
 
Lanificio Cucina - Via di Pietralata, 159 tel. 06/4501384    www.lanificio159.com  20 euro
Come vanificare l'ottima premessa di una location eccezionale. Un open space sull'Aniene, tutto vetrate ed arredamenti vintage: a Berlino e New York ce lo invidierebbero. In effetti bellissimo. Non so come si mangi la sera, ma il brunch è quanto di più deludente si possa immaginare. Intanto con uno spazio enorme il buffet è relegato in un tavolo piuttosto piccolo e così le portate arrivano a casaccio e con lunghe soste: di fatto se si arriva alle 13 si mangiano cose ben diverse che alle 14. Ma il punto è che si tratta di piatti per lo più freddi, banali e cucinati con ingredienti mediocri: sembra il pranzo domenicale di un branco di adolescenti lasciati soli in casa: insalata di fagiolini con tonno in scatola, riso basmati con wurstel (wurstel? Neanche mio figlio di 7 anni lo mangia!), pasta scotta. Dolci da forno secchi. Da bere - ma le bevande sono escluse dal conto finale ad accezione dell'acqua e caffè americano - anche birre, ma nessuno dello staff sa spiegare quali. Posto irritante.
 
Necci dal 1924 - Via Fanfulla da Lodi, 68 tel. 06/97601552   www.necci1924.com
Non sono sicura se il Necci organizzi ancora il brunch domenicale: manco da parecchio e il sito non ne parla, ma vi invito a scoprirlo e a farmelo sapere perchè il posto merita di suo. Spazio polivalente aperto tutto il giorno 7 giorni su 7 dai tempi di Pier Paolo Pasolini, è il capostipite della rinascita di un certo gusto vintage che va dalla Vespa alla spuma. A tutt'oggi questa moda inizia a stancare un pò, ma questa è la casa madre e gli si perdona, anche perchè la location nel quartiere del Pigneto e con un dehor all'aperto che sembra di stare fuori dal mondo è tutta un programma. Per il resto io ricordo un ottimo ed abbondante brunch.
 
Open Colonna - Scalinata di Via Milano, 9/4 (Palazzo delle Esposizioni) tel. 06/47822641   www.antonellocolonna.it  30 euro
Il re del brunch/pranzo in una location eccezionale tra le verate del roof del Palazzo delle Esposizioni. Per alcuni l'ambiente è troppo ampio e freddo ed è vero che la domenica i bambini impazzano correndo tra i tavoli, però il buffet all you can eat è veramente uno dei più ampi di Roma e quasi sempre di buona qualità. Tanti piatti caldi e freddi e tantissimi dolci, il tutto cucinato sotto la supervisione dello chef Antonello Colonna che in genere è presente in sala e getta un occhio su tutto, dalla disposizione dei fiori ai piatti che vengono esauriti per primi. Anche qui nessun interesse per la tradizione "uova e pancetta", ma veri piatti da ristorante dalle melanzane alla parmigiana agli arrosti di vari tipi. Da ricordare che all'Open si mangia gourmet - a prezzi di conseguenza - la sera e a menù fisso e prezzo piccolissimo a pranzo.
 
Rec 23 - Piazza dell'Emporio, 1/2 tel. 06/87462147   www.rec23.com  15 euro,  10 i bambini
Fino a poco tempo fa era un indirizzo valido per l'aperitivo ed i cocktail dopo cena. Adesso si è rinnovato: si cena piuttosto bene e spesso si ascolta dell'ottimo blues, il sabato si mangia in famiglia con menù a prezzo fisso ed animazione per bambini e la domenica si assaggiano numerosi piatti in un ottimo brunch che spazia dalle proposte della cucina italiana più solide e tradionali - ottime cotolette panate - a paste ed insalate, fino alle uova con bacon. Molti anche i dolci spesso di fattura americana e tanti succhi di frutta e caffè americano ad innaffiare il tutto. Insomma un ottimo connubio tra i vari orientamenti sul tema con in più l'opzione brunch con animazione per bambini la prima domenica del mese e con mercatino vintage la seconda.

Voy - Via Flaminia, 496/c tel. 06/33222179   www.voy.it  20 euro,  10 i bambini
Premesso che io la movida di Ponte Milvio non l'ho mai capita - di fatto si svolge in una zona che la sera diventa un parcheggio a cielo aperto, senza fascino e bellezza - e non mi piace neanche granchè la sua frequentazione un pò giovanil-pariolina, bisogna dire che il fatto di concentrare in pochi metri un numero in continua ascesa di locali di ogni tipo comporta che in mezzo a tanta quantità un pò di qualità è possibile trovarla. Ma non era così scontato che un ristorante shabby-chic di Ponte Milvio realizzasse un brunch veramente soddisfacente, visto che il rischio tanto fumo e poco arrosto stile Lanificio Cucuina è sempre dietro l'angolo. Invece i 20 euro che si spendono da Voy per l'appuntamento domenicale sono decisamente ben donati alla causa. Innanzitutto finalmente un brunch che coniuga il mega buffet all'italiana con lo spazio per l'american brunch più tradizionale, con pancake con sciroppo d'acero e marmellate, uova sode e strapazzate con bacon, succhi di frutta e caffè lungo. Ed anche la proposta mediterranea non delude: quando siamo andati noi il bruunch era di ispirazione piemontese e tra piatti caldi e freddi ve ne erano veramente tanti e tutti ottimi sia per qualità che fantasia. Per dire: gnocchi con salsiccia, crostini con formaggi e crema di peperoni, zuppa di orzo, strudel salato con castagne, spezzatino con patate ed un inaspettato e buonissimo bollito misto con salsa verde. Tutti piatti presenti dall'inizio alla fine del brunch e continuamente rimpinguati. Stessa cosa per i dolci veramente vari e buoni (ovviamente in questo caso grande spazio ad amaretti e savoiardi). Lodevolissimo.

Ketumbar - Via Galvani, 24 tel. 06/57305338   www.ketumbareventi.blogspot.it 15 euro
Ed ecco un'altra, almeno parziale delusione. Intanto la nostalgia per il vecchio Ketumbar è stata forte: una volta era un locale che cercava di imitare in quel di Testaccio le atmosfere del Buddha Bar di Parigi. Loft lounge ante litteram e cucina fusion. Ora rimane un grande spazio piuttosto trascurato e che necessiterebbe una bella ripulita che si districa tra aperitivi con musica e brunch bio totalmente orientato a famiglie con bambini. Per chi ha figli l'occasione è ghiotta perchè effettivamente l'organizzazione mette a disposizione una sala con giochi e colori e ben due animatrici molto simpatiche. Per chi figli non ne ha sconsiglio del tutto l'esperienza visto che l'attrattiva principale non è certo il cibo e richiama frotte di famiglie non propriamente mononucleari quindi il caos è tanto. Ma tutto dopotutto si va fare un brunch per mangiare e bere e qui l'offerta è al limite del ridicolo: il grande bancone potrebbe ospitare molti vassoi, eppure le portate escono a scartamento ridotto e non vengono rimpinguate. Il che vuol dire che se mangiate alle 14 troverete cose del tutto diverse che alle 13. Il che potrebbe anche essere poco male se l'offerta fosse organica. Invece le pietanze escono senza alcuna logica e fino alle 14 il buffet era del tuto vegetariano (proposta ben poco appetibile proprio ai bambini di cui sopra). Quanto avviene per i dolci poi è assurdo perchè arrivano solo a fine brunch, quindi verso le 14.15 ed in quantità tali - non sostituiti - da terminare dopo pochi attimi. Il brunch sarà anche bio, ma a me è sembrato poco etico.

Kino - Via Perugia, 34 tel. 06/96525810  366/4571726   www.ilkino.it  15 euro
Questo è un cineclub e si sottoscrive la tessera Arci (7 euro l'anno) per partecipare alle varie attività. Il senso del luogo è questo, i film particolari e le rassegne di introvabili e il bistrò è un di più. Il che vuol dire che il brunch della domenica la cui tipologia etnica varia di settimana in settimana è un po' improvvisato. Cioè, le buone intenzioni ci sono, ma le pietanze sono un po' vorrei ma non posso. L'opzione prevede un piccolo buffet di piatti freddi e poi la scelta tra alcuni piatti caldi ispirati alla gastronomia della settimana. Con 15 euro si mangia a volontà dal buffet e si ordina un piatto caldo intero o due mezze porzioni. Però nel costo sono compresi i particolari film del pomeriggio e da Aprile alle 13.30 anche un film per bambini. In più l'atmosfera è quella giovanile e gentile di un locale al Pigneto, aperta sia alle famiglie con prole che ai gruppi in vena di nuove amicizie, quindi il tutto può valere la pena.

Questo è fuori concorso, ma semel in anno....

Rome Cavalieri Waldorf Astoria - Via Alberto Cadlolo, 101 tel. 06/35091   www.romecavalieri.it  75 euro
Essere un po' querolomani e parecchio sfacciascazzi può avere i suoi risvolti positivi ed insegna molto su come può essere diversa la classe con cui chi sta dall'altra parte del commercio regge le critiche e sceglie le risposte. La storia del Larys è uno dei possibili risultati del mio tratto caratteriale ipercritico, perfezionista e che non si tiene un cecio in bocca...la storia di questo brunch un altro.
Per il 1° gennaio 2013 avevo prenotato un tè pomeridiano con musica, animazione bambini, dolci e degustazione di tè guidata da un esperto in quello che adesso è diventato il Waldorf Astoria di Roma, ma che per tutti rimarrà sempre il Cavalieri Hilton. Per capirci il luogo dove trova sede il ristorante La Pergola con Heinz Beck.
Per chi non c'è mai stato in realtà si tratta di un casermone dall'eleganza un po' dubbia degli anni '80, anni in cui io ci ho festeggiato il mio bat-mizvà e assaltato numerosi buffet di banchetti della comunità ebraica romana. Oggi l'atmosfera da opulenza fuori moda è rimasta e infatti è un hotel che piace molto ai russi arricchiti, ma dietro c'è anche tanta sostanza e infatti per me ci sono state le cene da Beck ed anche i tè sotto i tre dipinti di Tiepolo che arricchiscono la hall: esperienze uniche per qualità e trattamento.
Per questo nel tempo la struttura ha attirato gli investimenti della catena Waldorf Astoria ed il trattamento che ci si aspetta non può che essere che quello promesso.
Eppure quel tè di capodanno era stato deludente: pochi dolci, assenza dell'esperto, niente musica. Certo il costo era solo 35 euro a testa, ma la parola del Waldorf è legge, così avevo scritto una mail di elegante, ma fermo disappunto. Nessuna risposta.
Stupore. Che si siano ammattiti? Non c'è più religione e ormai i russi hanno abbrutito tutto?!!
Ma per l'appunto sono un po' querelomane (e soffro di insonnia), così in una notte di inverno, passato più di un mese dalla mail senza risposta, ho riscritto, questa volta al manager del food and beverage staff.
Il giorno dopo telefonata di umili scuse: la mail precedente era stata inviata ad un indirizzo non più in uso (addetta dell'epoca licenziata) e quindi mai letta. Si scusavano per l'accaduto perché in effetti quel pomeriggio di Capodanno aveva avuto vari imprevisti e mi pregavano di accettare l'omaggio di un voucher per due per il loro brunch domenicale.
Giusto per non essere volgari scrivo piccolo piccolo che costa 75 euro a persona, bevande escluse. Ma non so scrivere piccolo piccolo qui...
Il brunch si svolge tutte le domeniche al ristorante Gli Olivi e con la bella stagione occupa tutto il bordo piscina.
Che posso dire? Indubbiamente un buffet splendido, con alcune punte di eccellenza come alcuni antipasti minoporzione di ispirazione egiziana - chef rigorosamente egiziano d'ordinanza - e straordinario sushi e sashimi preparato dal vivo da maestro giapponese. E poi tante altre cose buonissime e copiose. Ma di questi luoghi io amo soprattutto il punto di osservazione sugli umani: i clienti (dalle russe volgari e capricciose alla coppia  figlio gay con mammina 80enne), lo staff diviso a metà tra super professionisti con cui potresti discorrere di fisica nucleare e problemi di erezione convinto che stiano lì solo per te e giovani alle prime armi freschi di stage terrorizzati dal livello altissimo che si richiede loro. La capacità rara di rendere semplice e possibile qualunque richiesta.
Per i bambini sala ad hoc con animatori professionisti, menù specifico, gonfiabili, tv, truccatori, regalini....Cesare dice che vuole vivere lì.
Ah: avevamo detto che andavamo con un bambino, quindi il suo pasto (35 euro) era extra rispetto al buono omaggio e così vino ed acqua, ma al momento del conto il maitre ha detto "mi risulta che vada bene così".....posso dirlo? Peccato non aver ordinato una bottiglia di maggior pregio:)
 
 
 
 

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