lunedì 26 novembre 2012

Torino - parte II (ma anche III) e Salone del Gusto

Quanto amo questa città! E' il perfetto mix di arte, cultura, cibo, vino, birre...in effetti siamo già finiti qui un paio di volte con il "pretesto" del Salone del Gusto - Terra Madre e poi siamo rimasti incantati dalle bellissime piazze pedonalizzate, dai musei modernissimi, dai caffè storici e dai tanti ristoranti eccellenti. Complice di questo innamoramento è sempre il b&b "Colazione in Piazza Castello" di cui ho già parlato, realtà di accoglienza del tutto superiore alla norma, per bellezza della location, interni ampi e deliziosi e la rara ospitalità di due patronesse che fanno sentire a casa coccolando con ottime colazioni, consigli e attenzioni non invasive.
Detto ciò, anche questa volta non ci siamo tirati indietro dal tour stakanovista per musei, anche grazie all'imprescindibile "Piemonte Card" che, però, ha dovuto escludere dai benefit i mezzi pubblici (ma permette, comunque, l'ingreso in ogni museo e mostra in città e dintorni). Quindi: Museo del Cinema dove c'è sempre qualche nuova mostra e dove ci si può addormentare sulle chaise longue o divanetti vari guardando pezzi indimenticabili della storia del cinema, Museo del Risorgimento imperdibile per i cimeli, ma con guide e descrizioni poco utili, e in questa occasione il delizioso e poco frequentato MAO - Museo di Arte Orientale con ricca collezione di opere tibetane, indiane, cinesi e giapponesi (pare che lo vogliano chiudere per scarsa affluenza: per reagire il personale ha una gentilezza del tutto inusuale).
 
E veniamo al Salone del Gusto: a dire il vero c'è poco da dire. Entrati alle ore 11.00 (apertura) siamo usciti alle ore 22.40 (chiusra prevista alle ore 23.00); abbiamo camminato praticamente tutto il tempo, ad esclusione di un'oretta di corso sulle birre americane di ultima generazione; assaggiato praticamente qualsiasi cosa non si muovesse - e a dire il vero volendo c'erano anche ostriche semoventi.... - passando tra ogni regione d'Italia ed ogni continente.....impossibile da descrivere e quindi non lo faccio. Certo, in alcuni momenti vengono delle perplessità sulla natura dell'iniziativa, ci si domanda perchè c'è quello e non quell'altro...ma il tutto sembra onesto e permette di scoprire molto...se si è in grado dopo quasi 12 ore di chilometri e calorie di ricordare qualcosa!
 
E poi abbiamo anche mangiato - ancora?! - fuori. Oltre ad una buffa ed interessante cena Slow Food con cucina delle Algarve, ecco i ristoranti testati questa volta. Ah, potrei aprire una guida solo sui bonet:
 
L'Osto del Borgh Vej - Via Tasso, 7 tel. 011/4364843
Locale suggerito dalla proprietaria del bb, la gentilissima Azzurra: proprio in centro storico in una bella piazzetta, ristorante di una certa età, ma molto interessante per rapporto qualità/prezzo. Cucina tipica senza svolazzi, uso un pò troppo disinvolto dell'olio, ma bel menù di tutto funghi a 40 euro.
 
Porto di Savona - Piazza Vittorio Veneto, 2/d tel. 011/8173500
C'eravamo già stati. A me piace: secondo alcuni è datato e vive sugli allori - sempre pieno, prenotare - ma la location è bellissima sulla immensa piazza della Grande Madre. Interni caldi ed accoglienti per una cucina molto tipica (buono il fritto mistoe i tajarin fatti in qualunque modo). Aperto a pranzo e cena.
 
Scannabue - Largo Saluzzo, 25/h tel. 011/6696693
Neo trattoria tipica stile bistrot parigino del nuovo corso, sita nell'etnico quartiere San Salvario. Molto grazioso sia l'interno che il dehor e ottima la cucina (una guancia...). Splendido il trittico di dolci: panna cotta alla lavanda, creme caramel e bonet. Aperto a pranzo e cena.
 

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